Quarto premio al festival internazionale Tchaikovsky, Lucas Debarghe sino a quattro anni fa aveva suonato solo ad orecchio; adesso è un pianista completo, dalla tecnica impeccabile, anche se non perfetta. E chi se ne frega se le dita ogni tanto si alzano troppo, se il viso accompagna in modo esagerato l'ispirazione. Tutto questo non fa che dargli una profonda umanità superiore a quella dei mostri asiatici
domenica 1 maggio 2016
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Informazioni
Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001. Parte delle immagini, loghi, contributi audio o video e testi usati in questo blog viene dalla Rete e i diritti d'autore appartengono ai rispettivi proprietari. Il blog non è responsabile dei commenti inseriti dagli utenti e lettori occasionali.
Nessun commento:
Posta un commento