Una scoperta "commovente"
Qualche volta si può essere fieri di essere italiani, molto più spesso no, soprattutto se si entra nel campo della conservazione dei beni culturali. E' vero: abbiamo talmente tanti tesori che ci si può permettere di tenere nei sotterranei opere pittoriche di immenso valore, di relegare tra gli accumuli di detriti capitelli e colonne greche o romane, sarcofagi etruschi e altra robetta simile. Ma molto spesso l'incuria, l'abbandono, l'assenza di manutenzione e di qualsivoglia valorizzazione grida vendetta. Tra i tanti scempi esistenti e constatati personalmente ecco l'ultimo in cui mi sono imbattuto: La Basilica si san Pietro a Tuscania
Devo confessare che non so valutare scientificamente e in modo storicamente appropriato il valore delle opere d'arte, ma posso assicurarvi che in questo caso non ci vuole molto: la bellezza invade lo spirito, la storia trabocca da ogni singola pietra, il luogo è sublime. Il sito appartiene al ministero dei beni culturali, ed è stato mirabilmente ricostruito e restaurato dopo il terremoto del 1971 che colpì la Tuscia e Tuscania in particolare, causando numerose vittime, ma...se si vuole visitare...
Sì, se si vuole visitare bisogna comporre un certo numero che si trova sul sito del comune o confidare nella presenza "volontaria" della signora, che chiameremo Maria, che è l'unica in possesso delle preziose chiavi. Maria non è dipendente di alcun ente pubblico, ma è una libera professionista: ha un "contratto" di "assuntore di pulizia" retribuito con la cifra di € 328 (trecentoventotto) annui, per inciso mai ricevuti negli ultimi 4 anni. Però...può mettere una cassettina per le offerte e quando si celebrano i matrimoni nel mese di maggio (il sito, infatti, non è sconsacrato) può pulire la chiesa prima e dopo, stendere i tappeti, ornare l'altare, procurare i paramenti per il sacerdote, occuparsi dei fiori e provvedere alla sorveglianza e poi chiedere...una mancia agli sposi.
L'ho sentita oggi rispondere sconsolata a una visitatrice che chiedeva della toilette: "anch'io la vorrei avere, ma devo aspettare di finire il turno". Questo è lo stato di un sito rilevantissimo nella storia d'Italia e nella storia dell'arte mondiale: non è stato necessario l'arrivo di daesh. La commozione di chi si trova a passare è la stessa di chi ha assistito alla distruzione di Palmira. Ma occupiamoci pure dei crocefissi nelle aule..
La visita guidata alla basilica:
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