Mestrino ogm free, presto libera anche dalle scie chimiche.
Segue da: Follie mestrinesi
Sicuramente l'amministrazione di Mestrino, all'avanguardia in campo scientifico e culturale, non poteva rimanerne fuori.
Così a tarda notte, il 15 dicembre scorso, in consiglio comunale, il territorio di Mestrino è stato dichiarato "OGM FREE".
L'antefatto. Nell'aprile 2015, dal blog di Grillo e Casaleggio parte l'input a tutti i portavoce del regno: opporsi preventivamente alla diffusione degli organismi OGM in tutta Italia, anche come forma di pressione sul TAR del Lazio, che di lì a pochi giorni avrebbe dovuto decidere sull'istanza di un agricoltore che avrebbe voluto seminare il mais 810 della Monsanto: Leggi qui
Subito i soldatini si attrezzano e partono con le mozioni da diffondere in ogni comune, per la verità in buona compagnia con quelli che definirei i superstiziosi super partes, cioè di destra e sinistra. Già perchè la lotta agli OGM rappresenta la più diffusa superstizione del secolo, (definizione del premio Nobel R. Roberts), che affratella destra e sinistra e qui spiego perchè
Su questo terreno, quindi, la giunta Pedron e il M5S locale si sono trovati solidali.
Così nottetempo Mestrino è divenuta libera da OGM, come se il potere in questo campo spettasse ai sindaci. Ma quello che sfiora il comico sono alcuni passaggi della mozione, lungamente approfondita da un comitato trasversale maggioranza-opposizione, al quale ho avuto l'onore di partecipare per una seduta, lamentando la ricerca di sintonia solo su un tema così secondario a livello locale. Ecco i passaggi più deboli della mozione definitiva, con un sintetico commento in rosso.
"è vietato l'uso alimentare di OGM mutati da trattamenti radioattivi con raggi X o gamma, o neutroni veloci e i loro derivati, in quanto dichiaratamente mutati attraverso una mutazione genetica"
E’ da circa 50 anni che non si inducono mutazioni con metodi fisici -radiazioni o altro- ma con metodi più raffinati di ingegneria genetica, distinguendo, tra l’altro tra organismi trans-genici e cis-genici (ottenuti per trasferimento di geni all'interno della stessa specie tra varietà diverse, cosa sempre fatta in agricoltura)
"dette varietà sono più resistenti alle fitopatie che danneggiano gravemente la biodiversità compromettendo l'equilibrio biologico e l'ecosistema attraverso l'impollinazione incrociata e la deriva tra specie simili: le modifiche genetiche delle nuove varietà potrebbero trasferirsi attraverso la “contaminazione” alle altre colture, generando conseguenze imprevedibili";
Incredibile: la resistenza alle fitopatie danneggia la biodiversità, mentre l'estinzione di intere filiere, come quella del pomodoro san Marzano a causa dei parassiti, no! Qualsiasi agricoltore sa inoltre che ogni anno le sementi vanno rinnovate e non si azzarda più ad utilizzare quelle vecchie e indebolite. Per far ciò deve già da adesso ricorrere alla multinazionali, che detengono anche e soprattutto i semi non-OGM. Sa anche che la coltivazione delle cosiddette varietà naturali gli costerà una barca di soldi in antiparassitari e fitofarmaci. Anche l'agricoltore "biologico" ricorre a dosi pesantissime di metalli pesanti (il rame..)
"ad oggi non abbiamo la certezza scientifica che gli organismi OGM siano innocui per la salute umana e per l’ambiente"
Non è mai stata segnalata alcun danno in oltre 40 anni di uso, se non un’intolleranza alimentare in pochi soggetti, che si erano nutriti di un transgenico al quale erano stati impiantati dei geni provenienti da un’altra specie alla quale i medesimi soggetti erano sin da prima allergici.
"tale situazione ha portato all'uniformità genetica di queste culture, con una pericolosa dipendenza, per tutte le filiere produttive, nei confronti di pochi detentori dei brevetti"
Qui si fa finta di ignorare, come detto sopra, che le multinazionali posseggono tutte le sementi e governano il mercato mondiale anche delle sementi tradizionali. Questa è una delle conseguenze della sospensione o del rallentamento della ricerca pubblica in Europa e soprattutto in Italia.
"il consiglio comunale dovrà valutare se esprimere la propria contrarietà alla sperimentazione, coltivazione e allevamento di organismi viventi, sia vegetali sia animali, ottenuti mediante manipolazione genetica, su tutto il territorio comunale"
La contrarietà alla sperimentazione sul campo è un atteggiamento antiscientifico e un elemento di oscurantismo che non mi potrà mai vedere d’accordo, anche se a perseguirla sono anche le sinistre, ormai dimentiche degli antichi ideali di progresso, di avanzamento scientifico, di eliminazione della povertà e della fame. A questi temi gli ogm hanno dato e dovranno necessariamente dare un importante contributo: certo se la sperimentazione si lascia in mano alle multinazionali..
Ma bando alle pesantezze, divertiamoci un po' con un apprezzabile comico che interviene sul problema. Apprezzabile, naturalmente, se fa il comico come uno Zalone qualsiasi, che dice con nonchalance le peggiori sciocchezze, consolando l'italiano medio.
Le diaboliche manipolazioni che sconvolgono gli italiani
L'Europa e gli OGM
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