venerdì 12 giugno 2015

Il re é nudo


Gli implacabili dati numerici dell'istituto Cattaneo








Che dopo le elezioni tutti sostenessero di avere vinto o di non avere perso era cosa scontata e assai prevedibile. L'enorme diminuzione di voti, invece,  ha colpito tutti: ci sono perdite consistenti e vistose anche per i supposti vincitori della lega, che al centro prendono il posto della destra neofascista e al nord si portano a casa una piccola parte del bottino del defunto cavaliere, mentre parte dei voti grillini ritornano al legittimo proprietario, nonostante parte della campagna elettorale sia stata rivolta al loro mantenimento. Fa eccezione il Veneto, dove ha stravinto la lista del presidente, sì proprio quello che non vedeva, non sentiva, non sapeva ai tempi del consocio Galan. Qualcuno dovrebbe spiegarmi perchè la parte del "mona" che più propriamente spetterebbe ad un veneto doc, come Zaia, viene invece assegnata dai media e dall'opinione pubblica al sinora incolpevole Marino. Misteri della logica non cartesiana. 
Nessuno, comunque,  che al momento prenda atto della grande fuga e si interroghi: Renzi va per la sua strada verso l'abisso in cui rischia di trascinare tutta l'Italia dopo aver travolto il suo stesso partito, i pentastellati, duri e puri attendono il momento di notorietà massima pregustando, anche se perdente,  il duello al secondo turno tra i due titani della politica contemporanea (Renzi-Di Battista o Renzi-Di Maio); la sinistra tentenna, aspettando il miracolo greco-ispanico; Matteo due sparge benzina sul fuoco, fedele al principio che un buon capro espiatorio (rom e migranti) vale quasi quanto una soluzione.

Venendo alle tabelle, la 1 mostra come la lega abbia fagocitato i voti berlusconiani in libera uscita.

La 2 e la 3 spiegano quanto abbiano perso in termini assoluti e percentuali il PD e il M5S, che, entrambi, hanno avuto il loro record al ribasso nel Veneto.
Non si accampi, per il PD, la presenza delle liste del presidente, perchè quasi ovunque, tranne che nel Veneto, hanno tutte avuto risultati infinitesimali.



La tabella 4 prende atto del tracollo in picchiata di Forza Italia, mentre la 5 fotografa lo stato attuale della lotta per la successione. Per inciso, il segno meno dinnanzi al dato veneto é dovuto all'enorme successo della lista del presidente (il mona per non pagare il dazio) che qui ha avuto un successo enorme rispetto alle parallele liste del presidente i cui risultati, in altre regioni, sono praticamente trascurabili.


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