Consiglio comunale del 31 luglio, sintesi dei lavori, 2
La Fiat ha lasciato l'Italia, l'Alitalia sta anch'essa per farlo, tra poco toccherà alle Ferrovie, non parliamo della chiusura dell'UNITA' che sancisce definitivamente la fine di un'epoca. Ma ETRA resiste, a Mestrino come altrove: questo è infatti l'esito della votazione in Consiglio, che ha visto la maggioranza, rinfrancata dall'operazione di marketing dell'ing. Svegliado, votare compatta per la prosecuzione dell'in house providing sino al 2033, con buona pace di ogni possibilità di scelta libera sul fatto di restare o cercare altrove. Pace! non è la prima volta che l'amministrazione Pedron vincola i suoi cittadini per più generazioni: il precedente più vistoso e gravido di conseguenze è stata la cessione alla SPES per 25 anni della scuola per l'infanzia. Allora c'era la scusa dell'urgenza e del possibile sfondamento del patto di stabilità, mentre la Spes stessa ritiene di aver fatto l'affare del secolo.
Sull'affare Scuola Arcobaleno, vedi anche la quindicesima domanda
Sull'affare Scuola Arcobaleno, vedi anche la quindicesima domanda
Il resto della serata del 31 luglio ha continuato poi ad allineare un bidone dietro l'altro, tra addizionale IRPEF, TARI, IMU e TASI.
Le opposizioni hanno votato contro a tutto; ViviMestrino, in particolare ha votato contro ,non solo per l'entità e il valore delle tariffe e per l'assenza di possibili accorgimenti equiparativi, ma soprattutto per la finalizzazione di tali tasse e tributi che costituiscono praticamente l'unica entrata delle casse comunali, ma questo lo vedremo nella prossima puntata. (segue)
Di seguito un prospetto riassuntivo di quanto è stato deciso dalla maggioranza e il confronto con la norma nazionale.
Per sorridere un pò vedi anche: demenziale ma non troppo
Imposte e tributi locali
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Cosa
prevede la norma nazionale
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Aliquote
di Mestrino
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Add. IRPEF
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Aliquote sino allo 0,8 %
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0,8%
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TARI
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Il presupposto della TARI è il possesso o la detenzione a qualsiasi
titolo di locali o di aree scoperte, a qualsiasi uso adibiti, suscettibili di
produrre rifiuti urbani. La tariffa viene determinata annualmente dal
Consiglio comunale
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Stesse tariffe dell’anno precedente
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IMU
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l'aliquota base è pari al 7,6 per mille, ma è data facoltà ai comuni
di abbassarla al 4,6 per mille o aumentarla fino al 10,6 per mille. La somma
di imu e tasi non può superare
l'aliquota dell'11,4 per mille (comprendendo anche lo 0,8 per mille di aggravio
tasi nelle mani dei comuni)
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4 per mille per le
abitazioni principali, 7,6 per mille
per tutti gli altri fabbricati.
Detrazione di 200 euro se l’imposta
è riferita all’abitazione principale
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TASI
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Prima casa max 3,3 per mille, seconda casa max 11,4 per mille (sommado TASI più IMU seconda
casa).
Possibili detrazioni per l’abitazione principale.
All’inquilino può essere attribuito sino al 30% del tributo.
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2,3 per mille per le
abitazioni principali; 1,7 per
mille per le altre abitazioni.
Detrazioni per l’abitazione principale: 120 euro sino ad una rendita catastale di 300 euro, 25 euro sino ad
una rendita di 400 euro.
Ripartizione 90% proprietario,
10% inquilino.
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Note: IMU , TARI e TASI insieme
compongono la IUC (imposta unica comunale). L’IMU è una forma di patrimoniale
sulle case di “lusso” (cat. A1, A8 e A9) e sulle seconde case.
La tasi serve a finanziare i servizi
indivisibili, cioè quelli offerti dai comuni alla generalità dei cittadini e
che riguardano l'illuminazione pubblica, la manutenzione di strade e verde
pubblico e vari servizi per la sicurezza.
Metodo di calcolo per la TASI: la
TASI ha la stessa base imponibile dell’IMU, quindi si parte dalla rendita catastale, si rivaluta
del 5% e si moltiplica il risultato per il coefficiente che varia in base al
tipo di immobile (160 per le abitazioni).
Su questo valore catastale si applica l'aliquota comunale e si
sottraggono le eventuali detrazioni.
Metodo di calcolo rapido della TASI
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