segue da Rozzano, cancellato il Natale
L'anno scorso una bufala creata a tavolino , in modo provocatorio suscitò un gran rumore nei media. L'intenzione dell'inventore, il noto Ermes Maiolica, era di dimostrare che ormai in rete non è più necessario un articolo di partenza, ma basta una frase per scatenare le suffragette. Ci riuscì in modo egregio e sottile.
Quest'anno sul Natale si fa il bis, brandendo poco cristianamente presepi e crocefissi come spade. Il pretesto è la pseudo notizia di Rozzano.
Ecco una ricostruzione completa dei fatti:
- Il 27 novembre il Giorno fa uscire la notizia che all'Istituto Comprensivo Garofani di Rozzano il Dirigente Scolastico Marco Parma avrebbe annullato la festa di Natale.
A essere annullato, o meglio posticipato al 21 gennaio, si legge nell'articolo, sarebbe stato il concerto denominato gli anni precedenti “Festa di Natale”. Il concerto costituisce la conclusione di un progetto musicale che vede impegnati gli esperti dell'"Associazione 11 note". La data del 21 gennaio è stata individuata sulla base della disponibilità del Teatro Fellini, interamente occupato nel periodo natalizio.
- Il giorno dopo, 28 novembre, il sindaco di Rozzano Barbara Agogliati (candidata del PD) interviene chiedendo al dirigente di “ripristinare” la festa e il comportamento del dirigente viene segnalato all'Ufficio Scolastico Regionale, che si muove per verificare i fatti.
- La vicenda intanto monta. Media e partiti si lanciano su una notizia di cronaca locale, trasformando la vicenda del concerto natalizio in uno scontro di civiltà.
- TG e trasmissioni televisive rilanciano la notizia nella sua versione distorta.
- Michele Serra, nella sua "amaca" parla di un “test di civiltà” che le comunità islamiche dovrebbero superare: "è un test quello della tolleranza, che spetta alla comunità superare, non al resto della società italiana facilitare. Se un musulmano è ospite in casa mia non gli offro vino e carne di maiale; ma certo non nascondo le bottiglie e i salami. Come posso rispettarlo, se non ho rispetto per me stesso".
- Davide Faraone, sottosegretario all'Istruzione, interviene sulla sua pagina Facebook definendo "miope" la decisione della scuola: "presa da chi ancora confonde l'inclusione con il quieto vivere".
- Il presidente del Consiglio Matteo Renzi commenta "il Natale è molto più importante di un preside in cerca di provocazioni. Se pensava di favorire integrazioni e convivenza in questo modo, mi pare abbia sbagliato di grosso".
- Anche Matteo Salvini è intervenuto: "Cancellare le tradizioni è un favore ai terroristi" aggiungendo che "facciamo ridere l'isis".
- I genitori della scuola decidono di organizzare una manifestazione di solidarietà nei confronti di Marco Parma.
- In serata Marco Parma pubblica sul sito della scuola una lettera di dimissioni in cui ricostruisce la vicenda di cui è stato protagonista e spiega che: nessuna festa di Natale è stata annullata o rinviata. Quello che è successo, spiega, è che l'unico diniego posto "riguarda la richiesta di due mamme che avrebbero voluto entrare a scuola nell'intervallo mensa per insegnare canti religiosi ai bambini cristiani: cosa che continuo a considerare inopportuna".
- In un'intervista al Corriere il preside racconta anche che la decisione è dettata dal fatto che la sua è una scuola multietnica e che alcuni bambini avrebbero potuto sentirsi esclusi.
Professori della scuola insieme ai genitori, durante la manifestazione di solidarietà al preside Marco Parma, confermano la versione del dirigente scolastico e specificano: "che non era stato annullato nulla, bensì aggiunto".
Intanto i bambini si sono goduti salvini e la gelmini che cantava "tu scendi dalle stelle". Ma i bambini non andrebbero protetti?
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