Malinconica
uscita di scena della giunta Pedron.
Venerdì 26 aprile, ore 19, ultimo
Consiglio comunale per l’approvazione del conto consuntivo: sono presenti
soltanto i 3 consiglieri d’opposizione di centro sinistra; nessuno della
maggioranza, o ex maggioranza, si fa vivo, mentre è assente anche una parte della ex
opposizione, che dopo anni di orgogliosi distinguo va a Canossa.
E non poteva essere che così:
all’interno della Giunta si è consumata l’ulteriore divisione: una parte della
lega, forse non funzionale al maquillage estetico della nuova lista di
Pedron, è stata scaricata alla vigilia
della presentazione delle liste elettorali e il rischio concreto è di essere
messi in minoranza o di far esplodere in pubblico quello che la Lega, in un
volantino, distribuito la domenica successiva, definisce il “tradimento”.
Quindi meglio non presentarsi e non suscitare tanto clamore.
Così la giunta viene sciolta e il
Comune rimane senza conto consuntivo, poco danno concretamente, solo una
seccatura in più per la prossima amministrazione e un sorrisetto ironico alle
spalle di chi fa campagna elettorale vantando i conti a posto!
Ma tornando al “bilancio”, quello
vero lo faranno i cittadini, se sapranno andare al di là delle rotonde, dei
led, e delle favolette dei debiti lasciati dalle amministrazioni precedenti e
saggiamente risanati.
Lo faranno i cittadini che hanno
subito sulla propria pelle l’inattività dei primi 4 anni, la dissoluzione dei
servizi sociali come erano conosciuti e consolidati (che si riesca a spendere
di più per avere meno è possibile!), la scomparsa della cultura e della
socialità (del quinquennio si ricorda un 25 aprile storpiato da un calendario
dialettale e una festa della birra, oltre che qualche spettacolo per bambini).
Li faranno i genitori che pagano
rette consistenti per mandare i figli alla scuola materna, che doveva essere
comunale ed è stata ceduta al costo di un milione e duecentomila euro alla
società che la gestisce attualmente.
Ma li faranno anche i genitori
delle elementari e delle medie che non vedono risolta la questione della messa
a norma delle scuole dopo il terremoto; e li faranno i genitori dei futuri
alunni che rischiano di non trovare posto nelle strutture esistenti.
I mutui, per altro accesi per
portare a compimento opere di vitale importanza per la comunità e che
resteranno per tutti, sono stati parzialmente estinti vendendo beni e terreni e
tagliando all’osso servizi. Questa non è amministrazione virtuosa: è mancanza
di idee!
Riguardo alla tenuta politica,
poi, tutti hanno visto che i “tradimenti” e le rotture sono state di casa nella
giunta Pedron, che ha esordito perdendo dopo pochi mesi un assessore e un
consigliere in dissenso sulle politiche sociali della giunta. Due anni fa la giunta
perde un altro assessore, sfiduciato dal sindaco per una supposta
irregolarità, e da allora regolarmente
seduto sui banchi del pubblico e non più del consiglio.
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