..anche elevato a potenza
Sinceramente non capisco l'accanimento di molti per l'ennesima giravolta di Grillo riguardo a un meetup di Genova e alla candidatura della Cassimatis. (Vedi qui: Voltaire sta dalla parte della Cassimatis). Niente di nuovo sotto il sole: gli altri fanno di meglio?
Del movimento di Grillo dovrebbe essere chiaro anche ai gonzi che non ha nulla di democratico al suo interno, né spesso, purtroppo, neppure nelle sue manifestazioni verso l'esterno, come nel caso della gazzarra di ieri alla Camera.

Che poi qualcuno, o più di qualcuno, dall'interno elevi qualche blanda voce di dissenso, presto messa a tacere con le buone o con le cattive (espulsione o non concessione del marchio), o che qualcun altro vada via sbattendo la porta esibendo il livore di tutti gli ex, poco importa: i fedeli restano fedeli, le magnifiche sorti e progressive sono sempre dietro l'angolo, l'audience in rete cresce, i click in rete moltiplicano gli incassi della ditta, e soprattutto le percentuali nei sondaggi crescono grazie anche alla fragilità degli altri.
Ma i problemi interni sono affari loro e per la verità la mancanza di democrazia all'interno dei partiti, propiziata dal sistema elettorale vigente prima della sentenza della Corte, non è un'invenzione dei cinque stelle.

Quello che più preoccupa è che ora, come negli anni dal '94 al 2008, il residuo popolo votante non vede, non sente, non si informa e se lo fa, sceglie allora le televisioni della ditta, adesso i blog scritti all'insaputa del capo.
E chi non fa neanche questo si limita a fiutare l'aria che tira, in ciò ampiamente incoraggiato dalla meschinità, dalla pochezza e dagli errori (come il salvataggio del Minzolini) degli antagonisti più in vista.
I giornali li leggono ancora in pochissimi e anche qui la trasparenza è un optional, soprattutto se non si sa stare in guardia su cosa succede nella grande stampa dietro le quinte.
Poco altro da aggiungere se non il timore personale di non riuscire ad assistere, questa volta, alla fine del prossimo "Ventennio", quando l'esponente apposto forzatamente sull'uno rivelerà ancora una volta la sua artificiosità.
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