Grande successo di pubblico
per l’attesissimo incontro organizzato
dall’amministrazione comunale per spiegare ai genitori gli interventi previsti per la messa in
sicurezza delle scuole di Mestrino: ben 9 presenti!
La giunta Pedron è arrivata,
infatti, fuori tempo massimo, a distanza
di 14 mesi dai fatti, per dare i chiarimenti richiesti e mai ottenuti dai
genitori, dal Presidente del Consiglio d’Istituto e dal dirigente pro tempore, che li sollecitavano con forza per tranquillizzare i genitori,
che a seguito anche del successivo terremoto, erano entrati in un comprensibilissimo
stato di ansia.
I fatti sono noti: nel dicembre
del 2011 (sic!) durante un ricevimento generale pomeridiano alla scuola don
Bosco i presenti, insegnanti e genitori, rimangono fortemente colpiti da persistenti
vibrazioni avvertite in un’intera ala dell’edificio. La cosa si ripete, con il
consueto fuggi fuggi qualche giorno dopo.
Al sabato successivo, una nutrita
schiera di genitori, oppone al dirigente il rifiuto di fare entrare i figli a
scuola e non si accontenta delle sue rassicurazioni e dell’impegno di avvertire
gli uffici comunali e il vicesindaco. Pretende e ottiene di fare intervenire
per una verifica immediata i vigili del fuoco; su questo non si può avanzare alcuna
recriminazione né imbastire accuse surrettizie, visto il clima che si respirava
in quei momenti e visti i successivi sviluppi.
L’accuratissima ispezione dei
vigili, avvenuta in presenza del Sindaco e del vice Sindaco, non rileva motivi
immediati di pericolo, impone, però, al Sindaco di chiudere una parte della
scuola di far effettuare le necessarie verifiche tecniche.
Il Consiglio d’Istituto non ha
mai ottenuto informazioni, spiegazioni e rassicurazioni dall’amministrazione, se non
attraverso criptiche comunicazioni tecniche. Il richiesto incontro con i
genitori e col Consiglio d’Istituto non si è mai tenuto, se non dopo l’aggravarsi
della situazione a seguito del successivo terremoto, che aveva intensificato lo
stato di ansia della popolazione scolastica.
Detto per inciso, il terremoto,
aveva indotto il Sindaco, unico in provincia, a sospendere le lezioni in tutte
le scuole del comune per tre giorni e procedere ad ulteriori verifiche anche
sugli altri edifici scolastici. Improvvido, ritroso nel comunicare, ma non
certo incosciente, anzi consapevole delle proprie responsabilità, il Sindaco, dopo
quattro anni di apprendistato amministrativo.
L’attesissimo intervento del vice
sindaco, avvenuto quasi al termine dell’anno scolastico, ma quella volta a sala
stracolma, prospettava la necessità di un intervento oneroso per la
riconduzione alle vigenti norme antisismiche e dichiarava la volontà dell’amministrazione
a reperire i fondi e a intervenire.
Dopo questi fatti il silenzio più
totale; a distanza di tre mesi dalle prossime elezioni l’improvviso risveglio e
il flop di pubblico: a pensar male si fa peccato…diceva il divo Giulio.
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