sabato 11 settembre 2021

 


Accadde l'11 settembre...






Tutti ricordano cosa stessero facendo il pomeriggio dell'11 settembre 2001. Anche le attività più consuete (il lavoro, l'amore, una passeggiata, una telefonata a un amico, la fine delle vacanze..) sono rimaste fissate nella memoria per sempre;  la concomitanza con quell'evento, in certi casi, porta in superficie altre vicende che si vorrebbe dimenticare.

Chi c'era ricorda sicuramente quella livida mattina dell'11 settembre 1973 e prima ancora la nascita ufficiale del terrorismo durante le olimpiadi di Monaco del 1972. 

Ma l'11 settembre sembra una data ricorrente per altri avvenimenti della storia, alcuni curiosamente legati al Cile e agli Stati Uniti:  

1541 Santiago del Cile viene distrutta da tribù indigene.


1609:

  • Viene annunciato un ordine di espulsione contro i musulmani non convertiti di Valencia; sarà l'inizio dell'espulsione di tutti i musulmani della Spagna.
  • Henry Hudson sbarca sull'isola di Manhattan.

1714 Barcellona si arrende alle armate spagnole e francesi, nel corso della Guerra di    successione spagnola, dopo 14 mesi di resistenza. Ancora oggi l'11 settembre é la festa "nazionale" della Catalogna

1926 Fallito tentativo di assassinio di Benito Mussolini.


1941 Inizio degli scavi per la costruzione del Pentagono



1960 Si chiude a Roma la XVII Olimpiade


1961 Fondazione del WWF

1972 Si chiude a Monaco di Baviera la XX Olimpiade.

1973  Cile: golpe militare. Augusto Pinochet rovescia il governo, il presidente Salvador Allende muore durante le ultime fasi di assalto al palazzo presidenziale

 1992 La foiba di Basovizza diventa monumento nazionale.


2001 Attacco terroristico dell'11 settembre 2001: negli Stati Uniti, il dirottamento di tre aerei provoca il crollo del World Trade Center a New York e danni al Pentagono, e un quarto si schianta in Pennsylvania; muoiono quasi 3000 persone.


2003 – Entra in vigore il protocollo di Cartagena.

2011 - Inaugurazione del National September 11 Memorial & Museum museo dedicato agli attentati alle Torri Gemelle.

2013 - La Giunta per le elezioni del senato non tiene la seduta, rinviata a giovedi 13 settembre....(era in discussione l'espulsione di berlusconi dal Senato)

lunedì 8 marzo 2021

Il trapasso: come prepararsi serenamente

 



         
 
Ma chi era questo coglione?

 



 Ben prima della sua ora, tenendosi in equilibrio da par suo, tra il saccente e l'ironico, sosteneva Eco che per prepararsi serenamente alla morte l'unico modo fosse di "convincersi che tutti gli altri siano dei coglioni".

Lo sosteneva nel 1997, diciassette anni prima della propria  morte (2016) e quindi di tempo e di occasioni per mettere in pratica il suggerimento dato al  discepolo Critone, che egli aveva in comune con Socrate,  ne ebbe certamente in abbondanza.

Anch'io ho deciso di seguire questo saggio consiglio e di iniziare il  percorso faticoso (ma non troppo), con larghissimo anticipo. 

In realtà ho iniziato almeno otto anni fa. Il periodo era molto favorevole e non richiedeva un grande impegno: era infatti l'era della grande ascesa dei pentastellati  (grillini o grullini a seconda dei gusti), del parlamento da aprire come una scatola di sardine, del pdmenoelle, del sovranismo monetario (vedi intervista sotto), della rete idolatrata come nuova forma di democrazia, del niente inciuci con nessuno (elezioni 2013)


Praticamente era come pescare con la rete a strascico..ma non senza qualche inconveniente: q
uelli come me, che li consideravano coglioni già allora, erano passati non per le armi ma sicuramente attraverso il tritacarne dell'invettiva, dell'offesa gratuita, della superiorità etica, e nei peggiori dei casi venivano investiti da uno shitstorm mediatico ante litteram. Una certa preoccupazione ammetto di averla avuta; per aver fatto una buona scuola media sapevo cosa fosse stato il diciannovismo e, fatte le debite proporzioni, qualche analogia c'era..

Ma pazienza! proprio per aver fatto una buona scuola media  ero considerato un intellettuale con la puzza sotto il naso, servo dei padroni, del PD, adatto soltanto a passare la mattina guardando i cantieri. E invece gli "umarel" erano loro, travolti, non dalla storia che sarebbe stata una fine sin troppo degna,  ma dalla realtà, prima trombati dagli elettori e poi dai compagni di merenda più furbi a percepire l'aria che tira. Voltagabbana e facili da manipolare, al punto di passare rapidamente all'alleanza con i leghisti (da cui in buona parte provenivano) per poi giravoltare altrettanto rapidamente verso gli odiati piddini, proprio quelli di Bibbiano:


Naturalmente dopo aver abolito la povertà, fermato i "taxi del mare" (fascisti di m..), ricostruito il ponte di Genova con i ristoranti e i campi da tennis. Ah, dimenticavo, qualche anno prima, in Sicilia, era stata ripristinata la trazzera Prestanfuso..

(segue, ma per tanti anni spero..prima di giungere alla saggezza estrema di quell'Umberto Eco delle foto di copertina)

 

 


 

 


sabato 19 settembre 2020

Veneto 2020: elezioni regionali, le regole e i candidati


Le  famigerate modifiche all'art. V della Costituzione del 
1999 (Governo D'Alema) e del  2001 (Governo Berlusconi) che hanno permesso alle Regioni  di divenire delle ignobili superfetazioni della burocrazia statale, hanno regalato agli italiani un'altra piccola chicca: stravolta la legge Tatarella, che aveva introdotto il sistema maggioritario e presidenziale per tutte le regioni, adesso ognuno fa per conto suo. C'è chi come la Toscana ha di recente introdotto il ballottaggio, sulla scorta della sentenza nazionale della Consulta, chi ha una soglia di sbarramento e chi un'altra, chi ha le quote rosa e chi no, chi ha un certo premio di maggioranza e chi un altro. Insomma il vero federalismo anarchico, che ha mostrato il suo volto peggiore durante la pandemia. Qualcuno, nell'era della globalizzazione,  mi deve ancora spiegare la differenza tra federalismo e  moltiplicazione della burocrazia, del clientelismo, della corruzione, delle corti e dell'affarismo locale.


Ma fermiamoci al Veneto: 
Nel marzo 2015, durante una caotica e rissosa seduta del consiglio regionale sono state apportate importanti modifiche alla legge elettorale del 2010. 
In sintesi:
Non è previsto un ballottaggio: vince il candidato che prende più voti. Basta un solo voto in più degli avversari per essere eletti governatori del Veneto. 
Premio di maggioranza: se la coalizione raggiunge almeno il 50% dei voti avrà il 60% dei seggi; se raggiunge un numero di voti compreso tra il 50% e il 40% avrà il 57,5% dei seggi; se ottiene meno del 40% dei voti, avrà il 55% dei seggi. Sono previste le preferenze: gli elettori potranno votare sulla scheda elettorale sia per il Presidente sia per i membri del Consiglio Regionale. 
Gli elettori, prendete buona nota, potranno anche esprimere un voto disgiunto, cioè il voto a un candidato presidente e, contemporaneamente, a una lista a lui non collegata

Altre novità, introdotte dalla legge del 2015:
i consiglieri regionali passano da 60 a 49 (oltre al presidente eletto e al candidato presidente miglior perdente);
è introdotto (ma solo per il futuro) il limite di due mandati sia per il presidente che per gli assessori, nonché  per i consiglieri regionali;
le liste dovranno essere composte in misura eguale da candidati di sesso maschile e femminile, alternati tra loro (50% dei candidati di ciascuna lista dovrà essere di genere femminile);
a livello provinciale, le liste di ogni partito saranno composte da un numero di candidati pari ai consiglieri da eleggere in ogni circoscrizione; è stata però introdotto un correttivo per le Province di Belluno e Rovigo che essendo meno popolose si trovano a eleggere un minor numero di consiglieri. In queste Province il numero di candidati per ogni lista potrà arrivare fino a 5 (in modo da rendere possibili eventuali sostituzioni in caso di dimissioni o impedimenti degli eletti);
a differenza che in altre Regioni non è stata innalzata la soglia di sbarramento: sono ammesse al riparto dei seggi sia le coalizioni (insieme di partiti che appoggiano lo stesso presidente) che ottengono il 5 % dei voti di coalizione, sia le coalizioni composte da  almeno un partito (gruppo di liste presentate in più province con lo stesso simbolo) che hanno ottenuto il 3% dei voti di lista.

In queste elezioni regionali saranno ben nove i candidati che correranno alla poltrona di presidente del Veneto.

Tra questi quattro sono rappresentanti di partiti politici presenti su tutto il territorio nazionale, mentre gli altri cinque rappresentano liste civiche presenti solo in Veneto o in poche altre regioni.

In corsa abbiamo il sempre verde e impomatato presidente uscente Luca Zaia, sostenuto daLega, Fratelli d’Italia e Forza Italia, e dalle due liste civiche Zaia Presidente e Lista Veneto Autonomia. 

Il centrosinistra presenta un candidato atipico come Arturo Lorenzoni, entrato in politica nel 2017 come vicesindaco di Padova e appoggiato da Partito Democratico, Europa Verde, +Veneto in Europa – Volt, Il Veneto che vogliamo (lista che include Articolo Uno, Sinistra Italiana e Possibile) e dagli autonomisti di Sanca Veneta.

Il Movimento 5 Stelle candida l’ex senatore Enrico Cappelletti, mentre la senatrice di Italia Viva Daniela Sbrollini correrà sostenuta dalla lista Daniela Sbrollini Presidente, che comprende al suo interno Italia Viva, Partito Socialista Italiano, Partito Repubblicano Italiano e Civica per il Veneto.

Per chiudere, troviamo gli autonomisti del Partito dei Veneti, che candidano il consigliere regionale uscente Antonio Guadagnini;  l’ex parlamentare Simonetta Rubinato, fuoriuscita dal Pd nel 2019 e candidata a presidente della regione con una lista fai da te:  Veneto – Simonetta Rubinato per le Autonomie.

L’estrema sinistra è rappresentata da Paolo Benvegnù, in corsa con la lista Solidarietà Ambiente Lavoro (SAL!) che comprende al suo interno il Partito Comunista Italiano e il Partito della Rifondazione Comunista.

Patrizia Bartelle è invece candidata con il partito Italia in Comune, che in Veneto si presenta con il nome di Territori in Comune – Veneto Ecologia Solidarietà e dulcis in fundo anche il   Movimento 3V – Libertà di Scelta troviamo con tale dott. Paolo Girotto, medico "veterinario". 

Le complicate regole del voto:

Si può votare solo per il candidato Presidente, tracciando un segno sul nome e/o sul contrassegno a fianco del nome. In tal caso, il voto si intende espresso anche a favore della coalizione collegata (composta da tutte le liste che appoggiano quel candidato Presidente). 

  1. Si può votare per un candidato Presidente, tracciando un segno sul nome e/o sul contrassegno di tale candidato, e per una delle liste provinciali ad esso collegate, tracciando un segno sul contrassegno di una di tali liste, con o senza preferenze.
  2. Si può votare a favore solo di una lista provinciale, tracciando un segno sul relativo contrassegno. In tal caso il voto si intende espresso anche a favore del candidato Presidente della Giunta regionale a essa collegato.
  3. Si può votare per un candidato Presidente, tracciando un segno sul nome e/o sul contrassegno di tale candidato, e per una delle liste provinciali a esso non collegate, tracciando un segno sul contrassegno di una di tali liste, con o senza preferenze (cosiddetto «voto disgiunto»). 
  4. Si può votare anche solo una preferenza, senza indicare la lista o il candidato Presidente. In tal caso il voto è assegnato al candidato, alla lista cui appartiene il candidato e al candidato Presidente collegato a tale lista.
  5. In caso di espressione di una sola preferenza in uno spazio diverso da quello della lista di appartenenza, il voto è comunque valido (es. Bianchi candidato della lista n. 1 ma erroneamente inserito negli spazi della lista n. 2). In tal caso il voto è assegnato al candidato, alla lista cui appartiene il candidato e al candidato Presidente collegato a tale lista.
  6. Si possono votare due preferenze che riguardano candidati della stessa lista ma di sesso diverso. In tal caso il voto è assegnato ad entrambi i candidati, alla lista di appartenenza ed al relativo candidato Presidente collegato a tale lista. Se si esprimono due preferenze che riguardano candidati della stessa lista ma dello stesso sesso, la seconda preferenza è annullata.

venerdì 19 giugno 2020

Didattica a distanza: dalla DAD al PIA e al PAI

Tutto diverso, tutto uguale






Agli infiniti acronimi usati quotidianamente ** nella scuola da tre mesi si è aggiunta una nuova nata, la DAD, che come l'originale DADA ha rischiato di divenire il corrispondente nonsense moderno, se non fosse stato per la caparbietà, la professionalità e il senso del dovere di molti insegnanti. 

Non so se siano la maggioranza, sicuramente molti, ma pochi hanno saputo reinterpretare al massimo le potenzialità di quello che sembrava essere un ulteriore evanescente e dimenticabilissimo acronimo e invece è divenuto l'incombente tormentone e la tragica quotidiana realtà di tutte le famiglie italiane (quelle degli insegnanti e quelle degli alunni). 

Ma niente di nuovo sotto il sole: chi ha reinterpretato in modo positivo e costruttivo la nuova necessaria realtà è stato chi lo faceva già da prima in classe, chi nella situazione normale sapeva già cogliere debolezze, stati d'animo, passioni, chi sapeva già suscitare interessi e impegno.

Quindi tutto, apparentemente, diverso ma di fatto tutto uguale a prima, solo con molta più fatica. E di questi eroi del quotidiano, oggi ve ne voglio presentare uno molto particolare. In realtà lo conoscete già se siete tra quelle migliaia di visitatori che hanno letto  questa intervista . 


E nonostante la famigerata DAD Ermanno Signorelli non si è fermato e, tutti da casa, è riuscito a rimettere insieme l'orchestra della scuola media di Mestrino che aveva dovuto fermarsi dopo solo un paio di incontri. 

Nel video che segue il risultato, che non solo è commovente per l'impegno degli "orchestrali" (impagabile le percussioni sostituite dalle pentole di casa!) ma molto dignitoso sul piano musicale, per la geniale orchestrazione e per la pulizia del suono di alcuni musicisti. 


Per chi se lo fosse perso, la settimana scorsa se ne è parlato  anche  al TGR della RAI


** Gli acronimi della scuola:
AD, ADAS, ASL, ATA, BES, CBT, CCNL , CdV, CFP, CIA, CIC, CIG, CIN, CIR, CLIL, CFU, CNP, COE, COI, CS, CTP, DB, DDAI, DOP, DOS, DS, DSA,DSGA, DURC, DUVRI, DVR, E.L.I.S.A., ESABAC, FAD, FIS, FIT, FS, GAE, GAV, GLH, GLI, GMRE, INDIRE, INVALSI, IOL, IRRE, LIM, MAD, MEPA, MOF, NAV, NAV, NIV, OSA, PAS, PDF, PDM, PDP, PNSD, PON, PDP o PEP, PEI, POR, PPST, RAV, RID, RSU, SIDI, SMIM, SPID, TAR, TFA, TFR, TFS, TU, UDA, UDP, USR, UST

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