Scrisse
Elsa Morante
“Il capo del Governo si macchiò ripetutamente durante la sua
carriera di delitti che, al cospetto di un popolo onesto, gli avrebbero meritato
la condanna, la vergogna e la privazione di ogni autorità di governo. Perché il
popolo tollerò e addirittura applaudì questi crimini? Una parte per
insensibilità morale, una parte per astuzia, una parte per interesse e
tornaconto personale. La maggioranza si rendeva naturalmente conto delle sue
attività criminali, ma preferiva dare il suo voto al forte piuttosto che al
giusto. Purtroppo il popolo italiano, se deve scegliere tra il dovere e il
tornaconto, pur conoscendo quale sarebbe il suo dovere, sceglie sempre il
tornaconto. Così un uomo mediocre, grossolano, di eloquenza volgare ma di facile
effetto, è un perfetto esemplare dei suoi contemporanei. Presso un popolo
onesto, sarebbe stato tutt'al più il leader di un partito di modesto seguito,
un personaggio un po' ridicolo per le sue maniere, i suoi atteggiamenti, le sue
manie di grandezza, offensivo per il buon senso della gente e causa del suo
stile enfatico e impudico. In Italia è diventato il capo del governo. Ed è difficile
trovare un più completo esempio italiano. Ammiratore della forza, venale,
corruttibile e corrotto, cattolico senza credere in Dio, presuntuoso, vanitoso,
fintamente bonario, buon padre di famiglia ma con numerose amanti, si serve di
coloro che disprezza, si circonda di disonesti, di bugiardi, di inetti, di profittatori;
mimo abile, e tale da fare effetto su un pubblico volgare, ma, come ogni mimo,
senza un proprio carattere, si immagina sempre di essere il personaggio che
vuol rappresentare.
Elsa Morante”
Qualunque cosa abbiate pensato, il testo, del 1945, si riferisce a Mussolini...
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